Ecco 5 validi motivi:
1) RESISTENZA AGLI IMPULSI: il filtro viene sottoposto ad un’elevata serie di picchi di pressione (ciclo di 75.000 impulsi) al termine dei quali non si devono riscontrare perdite.
2) RESISTENZA ALLO SCOPPIO: è la pressione interna a cui il filtro può resistere. Il minimo richiesto è di 17 kg/cm², ISON si posiziona a 33 kg/cm².
3) FLUSSO DI RITORNO: è la quantità di olio che ritorna attraverso i fori della inferiore o laterale del filtro. Questo dipende ovviamente dal design e dai materiali impiegati; il filtro ISON si è mantenuto ben al di sotto dello standard massimo richiesto di 100 ml. Con un valore di 71 ml.
4) PERDITA DI CARICO: è la differenza tra la pressione a monte e a valle del filtro; questo valore dipende dalla tipologia dell’elemento filtrante impiegato. Lo standard richiesto è di 0.3 kg/cm², Ison ha ben performato con un risultato di 22 kg/cm².
5) EFFICIENZA DEL FILTRO: vengono impostati i parametri del flusso d’olio, come pressione, temperatura e quantità di flusso, successivamente ad un lungo periodo (11 ore di funzionamento) vengono rilevati alcuni valori:
Efficienza iniziale: 77 % (richiesto 75 %)
Piena efficienza: è la caratteristica più importante. E’ la percentuale di sporco che può essere assorbita dal filtro. Se il valore è troppo basso, le particelle possono passare attraverso il filtro e danneggiare il motore. ISON fornisce un valore del 92%, a fronte di uno standard del 85%
Durata: un altro punto critico: indica per quanto tempo il filtro può operare con liquido inquinato prima della sua saturazione e della conseguente apertura della valvola di bypass. Il filtro ISON ha funzionato perfettamente in queste condizioni per 42 ore.
DHC (Dust Holding Capacity): indica la capacità di ritenzione delle particelle, indica quanta polvere il filtro può contenere. Maggiore sarà questo valore, più lunga sarà la vita del filtro. Anche in questo caso ISON ha raggiunto un’ottima prestazione con 24 gr. di materiale trattenuto.